Seika Mission Safety Jacket

Seika Ranger Safety Jacket

Se c’è una cosa che nella pesca dal kayak non deve mai essere sottovalutata è la sicurezza. Il kayak di per sé è un natante sicuro: il baricentro basso che manteniamo durante la navigazione e l’azione di pesca rende veramente minima la possibilità di ribaltarsi, in gergo “scuffiare“, ma la prudenza non è mai troppa. Un’onda presa male, un movimento azzardato mentre si pesca in piedi, un errore durante il combattimento con grosse prede sono alcuni esempi di come una piccola disattenzione potrebbe costarci un bagno non programmato, o peggio ancora, il ribaltarsi del kayak, con la perdita di tutto ciò non assicurato ad esso e le difficoltà nel rigirarlo e tornarvi a bordo.

Una delle cose fondamentali da imparare per permetterci di pescare in tranquillità è innanzitutto la risalita sul kayak una volta caduti in acqua. Il nostro consiglio è quello di approfittare dei mesi estivi per effettuare delle prove in sicurezza per trovare il modo più pratico e sicuro per riuscire a risalire, simulando appunto una caduta in acqua.

Dispositivi di sicurezza

L’altra cosa fondamentale è quella di indossare un dispositivo di aiuto al galleggiamento o di salvataggio. Quale differenza c’è tra i due?

Giubbotto di salvataggio

Come dice la norma ISO 12402-3, il giubbotto di salvataggio è un dispositivo in grado di fornire un supporto di aiuto anche in caso di persona priva di sensi o non in grado di nuotare. Hanno un livello prestazionale di 150N e sono obbligatori oltre le 6 miglia nautiche (distanze dalla terraferma non permessa tuttavia ai kayak).

I più comodi per praticare la nostra disciplina sono quelli automatici: leggeri, poco ingombranti e ad auto innesco tramite lo scioglimento di una pastiglia di sale che attiva la fuoriuscita di CO2 per gonfiare la camera d’aria, utilissimo in caso di perdita dei sensi. Gli aspetti negativi possono essere identificati nella manutenzione del giubbotto annuale, la quale consiste nel sostituire la bomboletta di CO2 e la pastiglia di sale (pratica che ha un costo di 25/30€), la verifica di eventuali crepe nella camera d’aria interna a causa dell’invecchiamento della plastica e la possibilità in caso di forte pioggia che il giubbotto possa innescarsi.

Dispositivo di aiuto al galleggiamento

Il dispositivo di aiuto al galleggiamento invece, secondo la norma ISO 12402-5, è il requisito minimo per gli sport acquatici, tra cui rientra il kayaking. Deve essere indossato sempre ed ha un livello prestazionale di almeno 50N, sufficiente per aiutare a stare a galla e aiutare nel nuoto una persona cosciente.

Sono in genere più ingombranti dei precedenti, composti da una parte posteriore ed anteriore contenente il materiale espanso che garantisce l’aiuto al galleggiamento. Questo tipo di dispositivi hanno tuttavia tanti aspetti positivi: non necessitano di manutenzione, hanno forme ergonomiche per permettere alle braccia di muoversi liberamente  durante la pagaiata o l’azione di pesca, un prezzo minore e sono dotati di tante tasche ed accessori. In genere questo è il dispositivo più utilizzato dagli yakers.

A questo proposito vi vogliamo presentare un giubbotto di aiuto al galleggiamento che abbiamo avuto modo di testare in modo molto approfondito durante l’ultima stagione di pesca: il Seika Ranger Safety Jacket.

 

Per altre informazioni: Tubertini

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