Fuori tempo

Ogni anno attendo trepidante i mesi freddi per dedicarmi più assiduamente alla pesca. Da giugno ad ottobre pesco pochissimo.. vuoi per il caldo, per l’apatia dei siluri, per i tantissimi pescatori sportivi stranieri che affollano ogni angolo del fiume, scorrazzando avanti/indietro con piccoli yatch e relativi tender d’appoggio. Io cerco la tranquillità che solo un fiume deserto può dare.. e pazienza se il freddo ti costringe a vestirti pesantemente, se la nebbia è talmente fitta da non vedere le sponde, se le ore di luce sono poche. Purtroppo però, la fine dell’attesa non sempre coincide con le condizioni del fiume ideali per la pesca.

E’ il caso della battuta di pesca che abbiamo svolto questa domenica, unico giorno in cui potevamo recarci sul fiume. In realtà visto la pioggia diffusa al nord Italia di venerdì, immaginavamo di trovare condizioni negative, tant’è che se si sta a casa le possibilità di cattura si riducono drasticamente a zero, quindi tanto vale andare. 

Giornata autunnale

Giornata autunnale

Giunti sul posto, se le condizioni atmosferiche erano buone, con temperatura mite e una nebbia non troppo invadente, non si poteva dire, come previsto, altrettanto del fiume. Acqua sporca senza schiuma e fango, non adatta per lo spinning da fiume piena, non adatta alla pesca a verticale in quanto quei pochi pesci che si vedono in queste condizioni sono, come li definisco io, “spastati”, ovvero staccati dal fondo ed apatici.

Se la pesca che preferisco fare, la verticale, era un tentativo vano, non lo era da meno la ricerca a mort maniè dei luciperca che intendeva fare Gabriele. Questi necessitano di acqua chiara per cacciare.

Sponde franate

Sponde franate

Proviamo comunque a fare qualche deriva, incrociando pochissimi pesci, tutti di taglia piccola ed ovviamente staccati sul fondo e ben dritti. Proviamo così a dedicarci alla ricerca di spot validi per la ricerca del perca. Proviamo in una lanca dove l’acqua è ancora pulita, ricevendo due attacchi, da parte probabilmente di aspi. Ritornando sul fiume notiamo delle rientranze formate da alcune spiagge in cui l’acqua non si è sporcata. Tentiamo di derivare in una di queste, dove il fondale è già profondo anche sottoriva. Mi è capitato di prendere luciperca pescando su fondali sabbiosi in cui erano assenti alberi, rami od ostacoli in cui essi amano sostare e cacciare, ma Gabriele era alquanto diffidente. Tuttavia effettua il primo lancio ed inizia a recuperare.. e subito l’attacco! Il combattimento non è stato dei più complicati e lunghi visto che eravamo a pochi metri dalla riva.. così riusciamo a guadagnare un bel lucioperca che ci rende meno amara questa uscita domenicale.

Gabriele con il lucioperca

Gabriele con il lucioperca

La giornata si conclude al bar per il classico aperitivo pagato da chi ha catturato. Io rimango ancora in attesa di riuscire a pescare con le condizioni giuste.. che attesa infinita!

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