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Una notte tra zanzare e corrente

È giovedì e nella mia testa comincia a muoversi il “pistone” della pesca. Comincio quindi a pensare a quale spot affrontare, sperando di trovare le condizioni ideali. La mia scelta ricade su un canale...

Cara vecchia breakline!

Nel Grande Fiume pescare a pietra è attualmente la tecnica vincente, ma chi come me ha vissuto dai primissimi anni 2000 l’evoluzione della pesca al siluro in Italia, oltre al clonk ha un’altra tecnica nel cuore: la pesca a breakline. Apparentemente tanto facile quanto catturante, nasconde al suo interno una miriade di varianti, accorgimenti, conoscenza e studio che vanno aldilà del semplice attaccare un pesce vivo alla sponda opposta. Spesso la differenza viene fatta da piccole ma vincenti variazioni,

Pronti, partenza, breakline!

Il freddo invernale ha finalmente ceduto il passo alle miti temperature primaverili, le giornate si allungano regalando più ore di luce, la natura si risveglia e con essa la voglia del silurista di ritornare a passare una notte sul fiume, che spesso equivale ad una battuta di pesca con la tecnica della breakline. La prima notturna dell’anno è speciale: te la sei immaginato e costruita nella mente durante tutto il periodo invernale. Ogni azione, movimento, dettaglio è stato già definito meticolosamente..

Succede tutto in 15 minuti

Maggio è un mese particolare per la pesca al siluro. In questo periodo ci sono diversi fattori che possono incidere tantissimo sull’esito della battuta che ci apprestiamo a fare: pensiamo alla frega o alle piogge primaverili che danno origine alle piene. Già questi due fattori possono incidere singolarmente in maniera positiva o negativa.. pensate se questi due fattori arrivano ad interagire tra loro.. il risultato è la più totale confusione in quanto può creare frenesia alimentare o fermare e posticipare il periodo di riproduzione e quindi l’attività di caccia..

Aprile, dolce dormire!

Era il 1998 quando mi avvicinai alla pesca al siluro. All’epoca si sapeva poco o nulla su di esso, non vi erano attrezzature dedicate, nei negozi di pesca si trovavano solo informazioni frammentarie, così come su internet e sulle riviste di settore. Tuttavia il viaggiare, ricercare spot, macinare chilometri di argini, imboccare carraie dissestate, provare nuove tecniche, nuove esche.. era un insieme di esperienze che ti coinvolgeva, ti stimolava.. ogni volta era una nuova avventura. Se a distanza di quasi vent’anni ho ancora voglia di pescare il siluro, credo sia proprio perché tutt’ora..