Sul Fiume Po, alla ricerca del Lucioperca

Come ogni anno l’arrivo della stagione fredda è per me un richiamo irresistibile. Questo mi porta lungo le sponde del grande fiume Po alla ricerca di un’affascinante e misterioso predatore, il Lucioperca.
Eccomi allora in una gelida mattinata (-2°C) assieme al mio compagno di pesca Vladi a preparare la barca, con una leggera nebbia e una brina che donano al paesaggio quel tocco invernale quasi mistico, ma anche quel freddo pungente che io non sento perché nella mia testa ho un’idea fissa, quella della mia esca che viene aggredita mentre saltella sul fondo. Ultimati velocemente i preparativi, ci portiamo in zona di pesca, dove il fiume crea una bella ansa con poca corrente e che già altre volte ci aveva ripagato con buoni risultati. Iniziamo così a sondare il tratto innescando dei pesciolini morti, esca che abilmente manovrata risulta irresistibile al Lucioperca. Dopo pochi minuti Vladi avverte il primo attacco e ferra, portando a galla un pesce di circa 2 kg, il quale ahimè si slama. Nel frattempo l’ecoscandaglio ci mostra una massiccia presenza di pesce bianco: nel recupero Vladi aggancia una grossa Brema da fuori, segnale positivo perché sicuramente dei predatori sono nei paraggi. Dopo alcuni lanci avverto anch’io un’attacco ma liscio la ferrata, recuperando solamente la testa innescata sulla montatura, segno che nella ferrata l’ho strappata dalle grinfie del Perca senza che l’ancoretta facesse presa. Innesco velocemente un altro pesciolino e mi riporto in zona, lancio nello stesso punto di prima e subito riavverto l’attacco. Questa volta la ferrata va a segno e porto a guadino un Perca sui 2 kg.

Breme a maniè (fotogramma estratto dal video)

Breme a maniè (fotogramma estratto dal video)

Zander

Zander

Abbastanza soddisfatto per la cattura, mi porto più a valle di qualche centinaio di metri, dove la corrente ci permette una deriva controllata alla giusta velocità. Riprendiamo la nostra azione di pesca, faccio il primo lancio e sento la classica trattenuta del Perca di quando è svogliato. Ferro comunque e questa volta si tratta di un pesce dalla taglia più importante. Punta un paio volte il fondale sottobarca poi riesco a portarlo nell’ampio guadino. E’ veramente un bel pesce (alla pesatura segnerà 3,8 kg) e lasciandolo in acqua all’interno del guadino ci organizziamo per le foto.

Spostamento (fotogramma estratto dal video)

Spostamento (fotogramma estratto dal video)

Perca

Perca

 La mattinata è cominciata bene, il sole prende il sopravvento sulla nebbia e l’aria è meno frizzante, quindi decidiamo di cambiare spot di pesca portandoci più a monte di qualche km. Partiamo a tutta velocità. Il mio Johnson 15 cv canta a meraviglia e il GPS mi segna 38,5 km/h. Così nel giro di 10 minuti siamo a destinazione, di fronte a noi c’è una lunga lingua di sabbia che rompe il flusso della corrente, decidiamo così di derivare lentamente all’interno della morta cercando il gradino del fondale. Vladi prosegue a morto manovrato mentre io pesco a casting innescando della gomma su testa piombata da 15 grammi. L’ecoscandaglio segna poco sopra il metro di profondità, lancio comunque verso riva per sondare il fondale, la testina tocca in 2 secondi, mentre il finale di fluorcarbon di circa 1 metro non è nemmeno totalmente immerso. Comincio con il classico recupero a saltelli quando avverto una violenta stoppata e ferro, il pesce aggalla subito e si mostra in tutta la sua forma, poi punta verso monte un paio di volte ma Vladi ha già pronto il guadino e velocemente lo cestina. Mi passa il guadino e vedo un esemplare a dir poco splendido, alla pesatura risulterà 4,8 kg. decido quindi di scendere a riva per le foto di rito.

Cattura con la gomma

Cattura con la gomma

Cattura con la gomma

Cattura con la gomma

A guadino (fotogramma estratto dal video)

A guadino (fotogramma estratto dal video)

Sono al settimo cielo, proviamo altri due spot con risultati negativi e mentre la giornata volge al termine ci portiamo verso la zona del parcheggio per fare altri lanci prima del buio. Stanco e provato decido di pescare in verticale sotto barca, rimanendo seduto a godermi il tramonto, utilizzando la mia canna da casting da 1 oz. per 6’6”. Pesco molto più agevolmente e ferro gli ultimi due pesci, entrambi slamati a galla prima del guadino e di taglia attorno ai 2 kg.

(fotogramma estratto dal video)

(fotogramma estratto dal video)

(fotogramma estratto dal video)

(fotogramma estratto dal video)

In conclusione penso sia stata una buona giornata. Nonostante la scarsa attività dei pesci, alcuni stimolati nel modo giusto sono caduti nelle nostre insidie. La ricerca del grande Lucioperca riprenderà appena possibile.. so per certo che in qualche angolo del fiume è la che mi aspetta!

Testo e foto di Fabio Benetti.

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