Resoconto incontro Associazioni – Parco del Mincio 01/12/2018

Sabato 1 dicembre 2018 si svolta come da programma la manifestazione dal tema “Alloctonia: quando può essere una risorsa” presso la sede del Parco del Mincio a Mantova. Quello che segue è il riassunto scritto da Giuseppe Scigliano, Presidente del gruppo Facebook “Pescatori fai da te“: 

Ad accogliere i vari delegati delle associazioni di pesca sono stati, per il Parco del Mincio, il Presidente Maurizio Pellizzer, il Direttore Cinzia De Simone, il veterinario ittiologo e consulente del Parco dott. Gaetano Gentili.
L’incontro si è svolto in un clima di assoluta tranquillità, il dialogo instaurato è stato costruttivo, propositivo e volto al futuro, lasciando ampio spazio di collaborazione e ascolto a tutte quelle associazioni che hanno come scopo finale una migliore gestione delle acque e del patrimonio ittico in esso contenute. Il primo argomento trattato e discusso è stato proprio il contenimento stesso al siluro sui laghi di Mantova. Il Parco del Mincio ha semplicemente ribadito la sua posizione in merito, non quella di promotore di questa iniziativa ma di beneficiario di fondi messi a disposizione per la causa, in quanto, come tutti ben sappiamo, la Regione Lombardia ha stanziato fondi specifici per il contenimento di questi pesci e il Parco del Mincio ne ha usufruito nel pieno rispetto delle leggi, rimandando i pescatori a discutere di questi provvedimenti ad un livello più alto, ovvero quello regionale.
I rappresentanti dei pescatori hanno fin da subito chiarito un punto fondamentale: non si tratta di una protesta pro siluro, dove le associazioni difendono a spada tratta questo pesce indipendentemente da dove esso si sia insidiato, semplicemente mettere in discussione il senso di questi contenimenti in aree fortemente compromesse, come quelle del basso areale padano, laghi di Mantova inclusi. Da questo confronto è emerso che non sono mai stati fatti studi specifici su stock ittici che da anni convivono con il siluro, i pescatori hanno portato l’esempio delle acque Mantovane, dove ormai di autoctono vive ben poco, dove il siluro è presente da anni e nonostante ciò la quantità di “pesce bianco” è veramente elevata.
Il Parco del Mincio ha deciso, per questi ed altri motivi, di spostare le azioni di contenimento nella zona a nord dei laghi di Mantova, dove vi è una maggiore concentrazione di specie autoctone e dove un intervento selettivo di contenimento risulta più efficace.
I rappresentanti delle associazioni hanno poi portato a conoscenza del Parco del Mincio come in altri paesi, Francia e Spagna in primis, il siluro sia un elemento trainante dell’ economia legata alla pesca sportiva, apportando un indotto economico a tutte quelle realtà collegate a questo tipo di attività (bar, ristoranti, supermercati, b&b…) e la città di Mantova ben si presta ad essere il primo esempio in Italia di quel cambiamento che i pescatori chiedono. Su questo punto non ci sono stati margini di dialogo con l’ente parco, la normativa che regola questo tipo di intervento, viene dettata dalla Regione Lombardia, pertanto fintanto che le leggi non verranno cambiate, il pesce siluro sarà oggetto di azioni di contenimento; l’ente parco stesso però ha invitato le associazioni ad aderire al “Contratto di Fiume Mincio”, in modo da porre le basi per una migliore gestione di quanto la
natura ci offre.Ora i pescatori devono alzare il tiro, è ora di mettere in discussione quanto ci viene imposto, è ora di entrare in quei luoghi dove pochi decidono per tutti, dove chi non sa nulla di pesca emana leggi, sentendo solo una minima parte di addetti ai lavori e spesso questa minima parte non conosce quanta differenza c’è tra le acque dell’areale padano.

I manifestanti

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