Report Carpitaly 2019

Si è conclusa anche la 21esima edizione del Carpitaly, la più grande e famosa fiera italiana dedicata alla pesca della carpa. Non dico più “..e siluro” in quanto quest’anno si è toccato il fondo “siluristicamente” parlando. Poche, pochissime le attrezzature dedicate al nostro predatore preferito, molte le aziende che mancano all’appello.. un trend negativo che peggiora di anno in anno. Il bracconaggio ha ridotto la popolazione di siluri drasticamente in tantissimi fiumi, canali e laghi, le ristrettivi leggi hanno contribuito ad allontanare i pescatori italiani dalle sponde, lasciandole alla mercé di waller camp e pescatori stranieri, i quali nonostante tutto continuano a solcare le Alpi per pescare sul nostro Grande Fiume. Una tendenza difficile da invertire.

Vediamole quindi quelle poche novità che abbiamo potuto scovare girando tra gli stand.

Black Cat

Black Cat da sempre è in grado di offrire al silurista tutto il necessario per ogni tecnica di pesca dedicata al siluro, inserendo ogni anno parecchie novità. E’ un peccato che al Carpitaly non sia mai presente con uno stand dedicato in cui mostrare tutta la linea. Fortunatamente il buon Matteo De Grandi ci accoglie presso il solito stand del negozio Pesca Fish per mostrarci qualche novità, come il nuovo rotante Battle Cat Vertical LH 710 per la pesca a verticale ed il Cat Buster per coloro che pescano da riva e necessitano di capienza.

Black Cat LH 710

Black Cat LH 710

Black Cat Cat Buster

Come annunciato all’uscita del catalogo (trovate qui l’articolo), è stata inserita la Wild Cat’z Vertical dedicata alla pesca di ricerca da barca, che riprende nelle finiture la Wild Cat’z dello scorso anno, dedicata invece alla break line. Rinnovate anche la Fireball e la Vertical, ed inserita una seria limitata, come la The Bank in foto.

Wild Cat’z Vertical, Fireball e Vertical

The Cat Bank, edizione limitata

The Cat Bank

Passiamo a Catgear, la serie dedicata al siluro della Trabucco. Ci attende allo stand Nicolò Damanti, il giovane promoter toscano.

Nicolò Damanti in azione

La novità per questo 2019 è il mulinello Invictus SWH, mulinello dall’ottima capienza, un bel design, da un peso incredibilmente ridotto e una potenza dichiarata di 20 kg. Le premesse sembrano interessanti.. sentiremo da Nicolò nel corso della stagione come si comporta con i grossi siluri che è solito catturare!

Invictus SWH

Dettaglio Invictus SWH

Dettaglio Invictus SWH

Alla Fishcon oltre a Loris Ruzzon e Nicola Ammutinato, ci aspettavano le new entry Iuri Signorini e Filippo Rensi.. nuovi come Team Fishcon, perché non lo sono di certo per quello che riguarda la pesca del siluro! Grazie alla loro grande esperienza cercheranno di creare nuovi prodotti di qualità per soddisfare le esigenze dei siluristi più esigenti.

Iuri e Filippo

E’ stato inoltre presentata la versione definitiva del picchetto da breakline/ pietra visto in anteprima lo scorso anno, corredato di una comoda sacca per il trasporto:

Nicola ed il nuovo picchetto da breakline

Cercando bene nello stand Prologic, ecco finalmente i prodotti Mad Cat, la linea siluro specialist del gruppo D.A.M.. Canne, avvisatori, teste piombati, teaser dotati di piombi e ami amagnetici, ancorette ed ami rivestiti per eliminare il campo magnetico.. un bell’assortimento!

Avvisatori

Torce da testa, teaser, boette, ecc.

Minuteria

Cappellino

Ami ricoperti

Canne

Non poteva mancare Paolo Di Paola con il suo pescaturismo Big River Po, per farvi vivere il sogno di catturare carpe e siluri sul Grande Fiume, assieme a StefanoLegnovivoPiasenza, nostra ormai consueta conoscenza, con le sue incredibili opere d’arte!

Legnovivo

Paolo Di Paola

Legnovivo

Stefano Piasenza, Legnovivo

Legnovivo

D’obbligo invece la partecipazione alla conferenza Bracconaggio 2.0, dove oltre alla visione del filmato andato in onda sulla tv nazionale rumena in cui veniva svelato il fenomeno del bracconaggio nei nostri fiumi ad opera di malviventi di origine rumena, si è potuto avere aggiornamenti da parte delle componenti politiche che si stanno occupando di rendere più incisive le leggi sul bracconaggio, dalle forze dell’ordine e dalle associazioni che contribuiscono attivamente alla salvaguardia del territorio. In merito a quest’ultime vi proponiamo il comunicato di una di queste, L’Unione Pescatori Estensi

Esattamente 3 anni fa diventammo Guardie Ittiche Volontarie per contrastare il bracconaggio tra i cori di chi ci diceva che “era tutto inutile”, “tanto non risolverete nulla”, “non vogliono combatterli davvero se no l’avrebbero già fatto”, “è tutto marcio, è tutto inutile”, eccetera. Le classiche frasi di resa di chi non ha mai combattuto per difendere ciò che gli è caro, pronto a fermarsi alla prima difficoltà, o a guardare dall’altra parte quando il proprio territorio viene stuprato da bande di delinquenti.  Dopo 3 anni di attività in prima linea, dopo qualche anno in più di attività tra gli argini dei canali e i ben più insidiosi tavoli politici in cui vengono prese le decisioni, tanto è cambiato. Oggi abbiamo il reato di bracconaggio, che punisce con arresti, confische, e sanzioni da decine di migliaia di euro le stesse condotte che 3 anni fa venivano sanzionate con ammende da poche centinaia di euro. Oggi abbiamo un reparto dei Carabinieri pronto a indagare e colpire queste bande di pescatori di frodo e formato da uomini specializzati nella lotta ai reati ambientali. Oggi abbiamo un contatto diretto con quei rappresentanti politici territoriali e nazionali che hanno capito e preso a cuore la nostra battaglia, permettendoci di raggiungere risultati che poco tempo fa ritenevamo impensabili. Oggi abbiamo decine di volontari che organizzano campagne di raccolta fondi, eventi per la tutela dell’ambiente, controlli notturni nelle acque interne e fanno costante informazione. Spesso, per non dire sempre, completamente a titolo gratuito e per pura passione. E’ su questi ragazzi che bisogna investire perché sono loro che hanno fatto saltare il coperchio dei vecchi problemi della pesca e che rappresenteranno la soluzione per quelli futuri. Per gli altri che in questi anni hanno solo criticato e puntato il dito senza mai proporre nulla di concreto e mai partecipare direttamente quando ve n’era l’occasione, a quelli che si sono presi il merito di azioni che non gli appartenevano o hanno preteso posti in prima fila solo quando i riflettori erano ben accesi, ricordo che non è mai tardi per tornare indietro, ricredersi e cambiare rotta. La lotta posta in essere fino ad ora si fa coi fatti, sporchi nel fango o bagnati di acqua di canale, non contano le parole sprecate o le manie di protagonismo.

 

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