Quando alla base di un evento c’è in comune una sana e forte passione, il risultato non può che risultare un successo. E’ il caso del primo Raduno dei siluristi, evento che ha coinvolto oltre che a noi di Catmagazine, anche il gruppo Facebook dei Siluristi di Facebook e i kayakisti siluristi di Mondo Kayak Fishing. Luogo del raduno il Grande Fiume, il Po a Roncarolo, in provincia di Piacenza, ospiti della Tana di Roncarolo, pontile gestito da un gruppo di amanti del Po e della pesca, oltre che della buona cucina. L’evento è stato creato con il fine di condivisione della passione per la pesca al siluro, per conoscere altri appassionati, provare a pescare, imparare dai più esperti e scambiare quattro chiacchiere con i partecipanti. Mostrare che c’è interesse e tante persone in questa disciplina è un modo per affermare che la pesca al siluro esiste, è viva, ha tanti praticanti paganti di licenze e tessere varie e di conseguenza è giusto che questi possano pescare la propria specie preferita con norme adeguate e moderne, senza assurde limitazioni fuori contesto storico o poco consone alla situazione ambientale attuale e senza ridicoli e contraddittori divieti come quello dell’esca viva o morta.
Alle ore 8.00 il pontile della Tana di Roncarolo si inizia ad animare di pescatori e di barche.
Una decina di imbarcazioni e kayak sono attrezzate di tutto punto per tentare la cattura del siluro. Tra la trentina di partecipanti anche Monia e Denis, giunti da Bologna per raccogliere quante più informazioni e consigli per iniziare la pesca del siluro. Paolo li porta anche in barca per provare l’emozione della pesca da natante:
Mappa con i confini regionali alla mano (per scongiurare multe dovute alle differenze legislazioni) ogni imbarcazione parte per la meta prescelta.
I Kayakisti:
Le tecniche più utilizzate sono il verticale, la dinamica e la fireball:
Tra pesci slamati, pesci persi per rotture (vedi un siluro sicuramente da 2 metri perso da Matteo), arriva anche qualche cattura:
All’ora di pranzo il ritrovo era fissato presso la veranda della Tana di Roncarolo, dove i gestori ci hanno deliziato con piatti tipici della cucina piacentina e si è approfittato del momento per scambiare quattro chiacchiere, parlare di pesca, tecniche, avventure..
Era inoltre possibile visionare clonk e montature di Carlo Tarenzi
e l’innovativa gomma proteica creata e commercializzata da Loris Ferrari (clicca qui per il sito), un’esca in grado di unire i vantaggi dell’esca artificiale (miglior movimento, facilità di reperibilità, nessun divieto per legge) alle caratteristiche dell’esca viva (ad esempio la traccia organica). In vista delle leggi contro l’uso del vivo e del morto, potrebbe essere una soluzione vincente.
Inutile dire che l’evento ha raggiunto gli obbiettivi prefissati, e l’entusiasmo e le richieste di un’ennesimo incontro sono la conferma di tutto ciò. Ringraziamo quindi tutti i partecipanti che hanno condiviso con noi la giornata, i ragazzi della Tana di Roncarolo per la disponibilità e Alberto Gadda per l’aiuto organizzativo e non solo che ci ha dato!
Alla prossima!