Spesso in redazione ci giungono richieste di pescatori più o meno alle prime armi che ci chiedono di poterli accompagnare a pescare. Tuttavia ci è spesso impossibile accontentare queste richieste in quanto il poco tempo che possiamo dedicare al nostro hobby preferiamo passarlo con i nostri compagni pesca. Per questo abbiamo ideato la 1° Didattica dei Siluristi, un evento in cui in una sola uscita, è possibile radunare tutti gli aspiranti siluristi ed insegnargli la tecnica.
Eppure nessuno di coloro che chiedono solitamente di portarli a pesca si è mostrato interessato, e della decina confermati, chi per un motivo, chi per un altro ha desistito, ritrovandoci così in una formazione rimaneggiata ma di tutto rispetto, con Luca Borsari del Team Sportex, Iuri Signorini e Filippo Rensi dell’Extreme Waller, il sottoscritto in veste di insegnanti, e Marcello come unico “apprendista“.

Extreme Waller al pontile
Dalla nostra ci sono le condizioni meteo e fluviali. Gran sole e caldo (forse troppo), e un fiume in crescita, con attesa salita di oltre un metro prevista per la notte, con conseguente acqua sporca, schiuma e alberi.. insomma le condizioni ideali per una bella cattura con la piena.

Partenza

Luca Borsari, Team Sportex
Visto il livello già alto del fiume che ha di fatto coperto tutte le spiagge in cui potersi posizionare per la notte, è obbligatoria la pesca dalla barca pescando a break line. Iniziamo così ad esplorare il fiume, considerando che durante la notte il livello sarà molto più alto dell’attuale.

Marcello

Iuri e Filippo, Extreme Waller
Dopo un’accurata ricerca scegliamo di posizionarci con una barca sulla parte esterna di una punta di un pennello, e con le altre due all’interno, pescando così sia in Po vivo, sia in acque più cale dove trova rifugio il pesce bianco ed i cefali, dei quali notiamo le scie a galla. Due barche sono destinate a campo base, il gommone per il posizionamento delle esche grazie al minor ingombro e alla maggiore governabilità nello stretto, mentre la terza barca servirà in caso di combattimento impegnativo da seguire in deriva.

Spot
Una volta assicurate saldamente ad appigli sulla riva le barche, iniziamo la preparazione delle montature da break line, spiegando passo passo la costruzione, i materiali ed il funzionamento a Marcello, bramoso di imparare questa tecnica a lui nuova.

Minuterie

Filippo
La fase seguente è quella dedicata alla ricerca degli spot in cui andremo a posizionare gli inneschi. Fase molto delicata e di studio, in quanto da essa che dipenderà il buon esito della pescata, ed è necessario tener conto di tanti fattori: la profondità, l’angolazione una volta in pesca, la presenza di ostacoli, forza della corrente, ecc. E’ utile applicare dei cordini con elementi catarifrangenti e girella per velocizzare l’individuazione nella notte e l’aggancio della break line, specie nella notte. A volte capita sia necessario crearsi l’appiglio utilizzando bastoni o canne di bambù. L’importante è rimuovere tutto a fine pescata.

Cordini
L’ultima cosa che rimane da fare è posizionare le esche. Uno sulla barca che si occupa della gestione della canna, e due sul tender a collegare l’innesco. In questa fase è utile avere un secchio sul tender per tenere all’interno l’esca senza che subisca ulteriore stress o che gli ami possano forare l’imbarcazione. Altro accessorio utile sono una coppia di walkie talkie, specie se la distanza è parecchia. Innescata l’esca, si collega lo spezzone di nylon (la break line) tra la girella ed il cordino precedentemente fissato. Ora chi è sulla barca “campo base” mette in tiro la canna da pesca, si osserva se l’esca lavora nel modo corretto e nel posto giusto e se questi fattori ci soddisfano, si può proseguire.

Iuri e Filippo soddisfatti

L’Extreme Waller boat pronta per affrontare la notte

Canna posizionata nell’area allagata
Inizia ora la parte più rilassante quanto snervante: l’attesa.. ingannata da un piccolo aperitivo.

Aperitivo

Iuri

Filippo
Nel mentre il livello del fiume cresce a vista d’occhio, così come lo sporco trascinato dalla corrente: zattere di rami, alberi, rifiuti. Ma non è quello che ci preoccupa, bensì i nuvoloni neri attorno a noi ed i fulmini che vediamo cascare in lontananza. Ci prepariamo come possiamo al peggio.. i più fortunati ed attrezzati con la tenda da barca, chi con un ombrellone dotato di pareti, chi creando una capanna con un telo da siluro. In vista della notte, un temporale non sarebbe l’ideale, visto che non sapremmo come asciugarci o peggio ancora come ripararci dai fulmini.

Cielo che non lascia presagire nulla di buono

Nuvoloni all’orizzonte
Ormai è il tramonto e siamo in contemplazione del cielo, abbozzando teorie sui venti e le correnti d’aria che potrebbero portare o meno su di noi il temporale, quando d’improvviso l’avvisatore di Iuri impazzisce, la canna piega più volte e sbrekka. Iuri ferra, ma il pesce si pianta in un qualche ostacolo. Assieme a Filippo escono in tender per cercare di liberare il pesce , riuscendo nell’intento. Il combattimento prosegue derivando, Luca e Marcello li raggiungono con la barca. Iuri sale su di essa e prosegue il combattimento fino al glowing finale. In queste situazioni, col fiume in piena, rami affioranti, alberi in deriva, è sempre meglio eseguire i combattimenti su una solida e ampia barca, piuttosto che su un tender che non ci permetterebbe di forzare a dovere il siluro e, seppur robusto, si potrebbe forare.
Riposizionata la canna riparte l’attesa. Ormai è buio e stavolta tocca a Filippo uscire in barca per combattere nell’oscurità il siluro. Poi è la volta di Marcello, che porta arriva il suo primo siluro pescato a break line.
Fortunatamente la notte passa senza alcun temporale, e la mattina ci svegliamo con un fiume cresciuto ulteriormente e molte delle esche non in pesca di conseguenza. Avremmo dovuto nella notte uscire a riposizionarle in base alla nuova profondità e corrente, ma la stanchezza ed il buio sono un deterrente molto forte. Questo però si traduce in esche fuori pesca e quindi mancate catture.

Risveglio con temporale all’orizzonte
Era giunta l’ora delle foto, prima che l’ennesimo temporale ci cascasse addosso.

Foto di gruppo

Iuri e Filippo, Extreme Waller

Iuri e Filippo, Extreme Waller

Luca, Team Sportex, con la cattura più grande

Iuri, Extreme Waller
Dopo i consueti rilasci fa capolino la pioggia e di corsa corriamo alla nautica per ripararci e prepararci al pranzo assieme alle oltre 25 persone che non hanno saputo dire di no ad un pasto sul Grande Fiume ed in buona compagnia!
Coma Catmagazine ringraziamo Luca Borsari (Team Sportex), Iuri Signorini e Filippo Rensi (Extreme Waller Team) e la Nautica Bagnolo San Vito per la riuscita dell’evento.