Il ritorno

Vuoi per il meteo avverso e le continue piene che hanno caratterizzato la prima parte della stagione, quella che ritengo la migliore per insidiare il siluro, vuoi per mancate occasioni o possibilità di uscire a pesca, quest’anno il Grande Fiume mi aveva visto solcare le sue acque soltanto una volta in un disperato tentativo di pesca a spinning durante la piena (leggi il report Sfidare la pioggia). Era giunto il momento di tornare a fargli visita.

Al mio rientro da qualche giorno passato all’estero in vacanza, avevo in programma un’uscita di pesca con Samuel con modalità e luogo ancora da definire. Quando il richiamo è troppo forte però non c’è alternativa che tenga, sentivo che il Po era il fiume da affrontare, a maggior ragione che sarebbe stato anche il ritorno della sua barca in quelle acque che aveva solcato per l’ultima volta due anni fa. Samuel accetta entusiasta. Decidiamo di svolgere la battuta da mattina a sera, pescando a dinamica e vertical in modo da coprire differenti altezze d’acqua ed intercettare i siluri in qualsiasi altezza si trovino. Ad esche siamo un pò limitati: 2 carassi e calamari. Li faremo bastare.

Venerdì mattina di buon’ora siamo pronti ad alare la barca

Alaggio

Alaggio

Samuel preferisce pescare a dinamica: clonk, cackitos e calamari, le 3 “c” per eccellenza. Io di conseguenza armo la Vertical Cat da verticale con un carassio leggermente più grande della taglia che preferisco.. ma questo passa in convento e ce lo si fa andare bene.

Al pronti-via Samuel infila due catture nel giro di 5 minuti.. neanche il tempo di uscire dalla conca!

Dinamica Style

Dinamica Style

Non sono ovviamente catture che è possibile gustare in combattimento.. però è sempre bello vedere l’arco che sale in seguito alla clonkata e sentire la mangiata con il filo in mano.

Proseguiamo pescando nell’affluente che ci porterà fino al Grande Fiume senza ottenere tuttavia alcun risultato, senza nemmeno vedere tracce di siluri nonostante l’acqua fresca e la corrente stranamente sostenuta per il periodo.

Arriviamo finalmente sul Fiume Po.. quanto tempo! E’ un ritorno sia per me che per Samuel e la sua barca. L’acqua è incredibilmente più fresca del solito per il periodo, 24°C, mentre il fiume è leggermente più basso del livello normale creando così le condizioni ideali per fare lunghe derive a velocità perfetta per le tecniche che dovevamo praticare.

Memori delle tante pescate fatte negli anni passati in zona sappiamo quali derive sono possibili fare. Ci dirigiamo così verso la prima deriva, decidendo di pescare sula linea dei 4-5 metri. Monitoriamo prima la situazione costantemente con l’ecoscandaglio effettuando una deriva senza pesca. Il primo tratto non mostra tracce, mentre la parte finale mostra diversi pesci sul fondo e leggermente staccati. Torniamo a monte ed aiutandoci con le linee della deriva appena svolta tracciate dal GPS sull’ecoscandaglio, ripercorriamo lo stesso percorso, tenendoci pronti per la parte finale. Nonostante il buon approccio, l’unica cosa che riusciamo ad ottenere è una mangiata sulla mia esca mentre però ero intento a correggere la linea di deriva con il motore elettrico e una mangiata di un piccolo siluro sul cackitos di Samuel, che non ha allamato. Proviamo a farla una seconda volta senza risultati pur vedendoli sull’ecoscandaglio per poi decidere di cambiare deriva per non disturbarli troppo e magari tornarci più tardi.

La seconda deriva scelta è anch’essa più lenta del solito, ed essendo il livello più basso, ci costringe e restare defilati dal solito percorso. Tentiamo tuttavia di stare sul gradino dei 4 metri, più marcato rispetto alla conformazione del fondale. Credo di non arrivare nemmeno alla metà della lunghezza della deriva quando sento la botta secca di una mangiata sulla mia Vertical Cat. Ferro immediatamente e proseguo con il combattimento. Viene a trovarci un vivace siluretto sia per quello che riguarda la livrea che per il combattimento.. evidentemente l’acqua fresca li ha galvanizzati.

Vertical style

Vertical style

Il tempo di una foto al volo e del corretto rilascio, è ora di rimettersi in pesca. Purtroppo l’altro carassio che avevo a disposizione è passato all’altro mondo, e visto che come dimensioni è ancora più grande del precedente, preferisco utilizzarlo su una fireball, pur consapevole che l’azione finale non è delle migliori. Poco male perchè rifacendo la stessa deriva ed arrivando alla fine di essa, faccio in tempo a notare sull’eco la presenza di un albero ma non a sollevare l’esca, perdendo di conseguenza l’innesco. Rimaniamo così senza alcuna esca viva, solo con calamari. Le opzioni erano o pescare a dinamica, o provare a fare qualche aspio a spinning (da utilizzare poi come esca).. oppure guardare cosa la mia cassetta delle montature potesse offrire di alternativo. Scelgo questa ultima opzione. Ricordavo di una montatura che ho creato due inverni fa, modificata poi lo scorso inverno ma mai utilizzata, dedicata proprio all’uso del calamaro sul fondo. Era giunta l’ora di testarla.

Ci spostiamo nella terza deriva. L’abbiamo scoperta anni fa proprio assieme e ci regalò diverse catture. Adesso però il fiume è più basso, e ci costringe a prenderla più esterna.. ma come noi è la stessa cosa per i pesci. L’eco infatti ce li mostra dandoci fiducia. La combinazione è sempre quella, Samuel a dinamica, io a verticale con l’esca da me ideata. Guardo il movimento che crea in acqua la mia esca.. mi piace.. mi dà ulteriore fiducia. Pesco convinto e avverto una mangiata che però sbaglio.. però funziona! Torniamo a monte, ripercorriamo la stessa deriva e nuovamente una mangiata sulla mia.. e stavolta c’è!

Non è il classico siluretto, c’è più peso dall’altra parte della lenza, il combattimento è bello.. come per la cattura precedente l’acqua fresca li ha rinvigoriti. Ci viene così a trovare un siluro di 148 cm:

148 a vertical

148 a vertical

Visto il ritorno dopo tanto in Po era giusto tornare anche a fare un bagno nel Grande Fiume con uno dei suoi abitanti!

Anche questo non è un gigante, però considerato il periodo va benissimo.. e soprattutto per me vale doppio perchè è caduto su un’esca che ho creato ed ideato da me. Le soddisfazioni più grandi spesso derivano dalle piccole cose!

Dopo questa cattura era giunto il momento di tornare verso casa.

Il Grande Fiume ci aveva richiamato ed è stato di parola, regalandoci catture ed emozioni come solo lui riesce a fare. Un ritorno perfetto!

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