Calendario ittico 2013 Provincia di Modena

A partire dal 31 marzo 2013 entrerà in vigore il nuovo calendario ittico provinciale per l’esercizione della pesca nelle acque della Provincia di Modena. Per quello che riguarda la pesca del siluro non ci sono novità, e rimangono quindi confermati il divieto dell’utilizzo dell’esca viva (già in vigore in questa provincia da diversi anni) e il divieto di rilascio del siluro, il quale andrebbe portato presso i centri di raccolta e smaltimento (inesistenti n.d.r.).

La novità che riguarda invece tutti i pescatori modenesi e tutti coloro che da altre provincie o regioni sono intenzionati a pescare nella Provincia di Modena è l’istituzione di una ulteriore tassa in aggiunta alla classica licenza di pesca, denominata “Contributo ittiogenico e servizi“.  L’importo di questo contributo è “interamente e specificatamente destinato al finanziamento di attività di tutela e conservazione di habitat acquatici e specie ittiche e di attività di gestione, valorizzazione e promozione della pesca“.

Il territorio della Provincia di Modena è stato così suddiviso in cinque aree denominate dalla sigla ATP seguita da  un numero progressivo (ATP 1, ATP 2, ecc.): per la pesca in una singola zona ATP bisognerà versare 8€, mentre per coloro che intendono pescare in tutte le zone la quota sale a 15€. Ne consegue che volendo pescare in due o più zone ATP, conviene versare i 15€ piuttosto che 8€ per ogni zona di nostro interesse.

Il pagamento può essere eseguito tramite bollettino postale o bonifico bancario, e la ricevuta del versamento dovrà essere portata al seguito durante l’attività di pesca ed esibita a richiesta dei competenti organi di vigilanza unitamente ad un documento di riconoscimento in corso di validità. Tale “contributo” è valido per un periodo di 365 giorni decorrente dalla data di versamento. Ne sono esenti i coadiutori ittici volontari e altri operatori ittici aderenti al coordinamento NUTIM dotati di tesserino, i minori di 12 anni accompagnati da maggiorenne munito di licenza, coloro che pescano in zone ZRSP che prevedono già il rilascio di un permesso di pesca, chi partecipa a gare agonistiche autorizzate e durante il solo loro svolgimento e tutti i soggetti che esercitano attività di pesca nei casi previsti dalle lettere A, B, H, I di cui all’ art. 14 L.R. 11/2012. Per quello che riguarda la sanzione in caso di mancato possedimento del permesso, sul calendario ittico non è specificato l’importo da versare, facendo riferimento solamente alle violazioni relative alle ZRSP che possono andare da un minimo di 50,00€ ad un massimo di 300,00€.

Potete consultare il calendario ittico 2013 completo cliccando qui.

Queste norme provinciali si aggiungono ovviamente alle disposizioni della  Legge Regionale del 07 Novembre 2012 n°11 dell’Emilia Romagna, la quale stabilisce, per chi non ne fosse ancora al corrente, che l’utilizzo di pesci vivi o morti come esca è vietato. Riportiamo di seguito il paragrafo relativo alla sanzione in merito:

 e) pesca, immissione, trasporto e allevamento di specie ittiche non autorizzate nonché pesca con l’utilizzo di esche di pesci vivi o morti: da euro 500,00 a euro 3000,00;

Considerazioni

Tassare ulteriormente un hobby per avere servizi che dovrebbero essere già garantiti dalla licenza di pesca , e limitarne il suo esercizio con leggi non coerenti alla situazione attuale delle nostre acque, è l’ennesima dimostrazione di come le autorità non conoscano il settore in cui vanno a legiferare o facciano gli interessi di qualcuno. Siamo in situazione di piena crisi e di conseguenza il cittadino per prima cosa destina meno soldi agli hobby, tra cui la pesca. Aumentare ulteriormente il prezzo da pagare per poter svolgere la propria passione, così come creare leggi che impediscono di fatto di svolgere determinate tecniche (si pensi alla pesca dei predatori con l’utilizzo dell’esca viva o morta),  non farà altro che allontanare altre persone, e di conseguenza mettere in ulteriore difficoltà negozianti e aziende produttrici del settore, con conseguenze facilmente immaginabili. Di questo passo la pesca diventa sempre più un privilegio non per chi ha passione, ma per coloro che hanno la disponibilità economica e che svolgono solo determinati tipi di tecniche. 

Inoltre un silurista in Provincia di Modena per quale motivo dovrebbe pagare un “Contributo ittiogenico e servizi” quando la Provincia stessa non fa nulla per permettere ad esso di svolgere la propria disciplina, ma anzi la ostacola in tanti modi?

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